
Dott. Filippo Murina
Lo abbiamo chiesto al Dott. Filippo Murina
Responsabile del Servizio di Patologia Vulvare dell’Ospedale V. Buzzi-ICP-Università di Milano
Direttore Scientifico dell’Associazione Italiana di Vulvodinia
- Vulvodinia: Dottor Murina ci può spiegare che cos’è?
- Come si fa a sapere se si tratta di vulvodinia?
- Ci sono diverse forme di vulvodinia?
- Che cosa fa insorgere la vulvodinia?
- Quando una donna soffre di vulvodinia ha anche altri disturbi?
- Esiste una cura adeguata?
- Quando siamo in presenza di vulvodinia è necessario seguire precise norme di igiene e di comportamento?
Per saperne di più
www.vulvodinia.org sito dell’Associazione Italiana Vulvodinia
www.nva.org sito della National Vulvodynia Association, organismo americano di diffusione delle conoscenze sulla vulvodinia (in inglese)
1. Vulvodinia: Dottor Murina ci può spiegare che cos’è?
Con il termine vulvodinia si definisce quella sensazione dolorosa cronica che interessa la regione vulvare di cui soffrono molte donne. Il fastidio che la donna avverte può essere di bruciore o dolore e persino può lamentare una sensazione di ‘gonfiore e arrossamento’. Il dolore che la donna avverte può essere costante o a intermittenza, localizzato o diffuso; può essere leggero, quasi un lieve fastidio, o molto intenso fino a diventare debilitante.
2. Come si fa a sapere se si tratta di vulvodinia?
Ci sono problemi ginecologici di diversa natura che possono causare dolore vulvare e che devono essere esclusi o trattati prima di porre una diagnosi di vulvodinia. Parliamo di infezioni, malattie cutanee benigne come le dermatiti, lichen sclerosus, esiti di traumi e raramente lesioni pre-cancerose o tumorali. Tutte alterazioni che sono diagnosticabili con una visita ginecologica, una vulvoscopia o con opportuni esami come il tampone vaginale e la biopsia vulvare. Se la vulvoscopia e altri esami, come quelli sopraindicati, non evidenziano alcun elemento alterato e il disturbo dura da almeno tre mesi si può parlare di vulvodinia.
3. Ci sono diverse forme di vulvodinia?
Esistono due forme principali di vulvodinia. Qualche volta anche associate tra loro.
- Parliamo di vulvodinia localizzata, la cosiddetta ‘vestibolodinia’ o ‘vestibolite’ che è la forma in cui il dolore è localizzato all’ingresso della vagina (il vestibolo vaginale). In questa forma prevalgono i dolori ai rapporti sessuali (dispareunia). Il test che il ginecologo deve effettuare per valutare la presenza di questa forma di vulvodinia è un importante test chiamato ‘Swab Test’ che consente di rilevare il dolore percepito al toccamento dei punti particolari con l’apice di un cotton fioc.
- Si parla invece di vulvodinia generalizzata quando siamo in presenza di un dolore che la donna lamenta in maniera più diffusa su tutta la vulva e che può addirittura interessare l’ano e le gambe. La pressione della vulva accentua il dolore.
4. Che cosa fa insorgere la vulvodinia?
La causa della vulvodinia non è ancora nota, però si conoscono alcuni fattori importanti che la possono determinare.
- Nelle donne che sono affette da vulvodinia il nervo che interessa il vestibolo vaginale e la vulva (nervo pudendo) presenta un aumento del volume e del numero delle fibre nervose.
- Spesso è presente nella donna una storia clinica di infezioni vaginali e/o vescicali ripetute
- Le donne con vulvodinia presentato in genere alterazioni genetiche nella risposta infiammatoria e dell’attività muscolare dell’area vulvo-perineale.
Si ipotizza che questa patologia sia legata a un’ alterazione localizzata del nervo pudendo (neuropatia) che rappresenta la risposta a continui stimoli infiammatori; esiste inoltre un fattore aggravante o in parte scatenante una ipercontrattilità della muscolatura dell’area vulvo-perineale.
5. Quando una donna soffre di vulvodinia ha anche altri disturbi?
Un numero considerevole di donne affette da vulvodinia segnala disturbi a carico della vescica (sindrome della vescica dolorosa) e dolori muscolari, soprattutto agli arti inferiori (sindrome fibromialgica) e alla sezione lombare della colonna.
6. Esiste una cura adeguata?
Possiamo dire che non esiste un singolo trattamento per tutte le donne ma può essere necessario del tempo per trovare una terapia o una combinazione di terapie personalizzata per le esigenze di ciascuna donna.
Nel tempo diverse sono state le terapie proposte con risultati variabili sia dal punto di vista dell’efficacia sia dei risultati raggiunti. Alcune donne hanno avuto benefici con un determinato trattamento, altre –invece- non rispondono alla medesima terapia o hanno manifestato effetti collaterali.
Consigliamo di prendere visione dei trattamenti direttamente sul sito dell’Associazione Italiana Vulvodinia.
7. Quando siamo in presenza di vulvodinia è necessario seguire precise norme di igiene e di comportamento?
In corso di terapie specifiche per la vulvodinia o anche quando i sintomi sono sotto controllo medico è bene che la donna segua alcune norme igienico-comportamentali che la possano aiutare a migliorare l’efficacia del trattamento e/o a ridurre le recidive. Le illustriamo di seguito:
Consigli di igiene e di comportamento in caso di vulvodinia
- Indossare biancheria intima di colore bianco
- Non indossare biancheria intima e pantaloni aderenti. Se si fa sport utilizzare indumenti comodi.
- Usare detergenti intimi delicati e non profumati (meglio se acquistati in farmacia).
- Usare sempre assorbenti di puro cotone ed evitare l’uso di salva slip.
- Il detergente intimo va usato non più di 1 o 2 volte al giorno. In caso di lavaggi più frequenti utilizzare solo acqua.
- Applicare un panno freddo o fare un bidet con acqua fredda dopo i rapporti sessuali.
- Evitare il contatto prolungato con l’area vulvare con shampoo o bagno schiuma.
- Non trattenere a lungo l’urina.
- Cercare di avere un’attività intestinale regolare; in caso di stitichezza aumentare il consumo di frutta e verdura molto ricche di fibre salutari.
- Evitare esercizi fisici che comportino uno sfregamento eccessivo e continuo o la frizione sulla regione vulvare (es. bicicletta, cyclette e spinning).
Risorse correlate
Dolore ai rapporti e vestibolite vulvare /vulvodinia
Che cos’è la vestibolite vulvare