The Cat & The Cook
Com’è nata questa passione per la cucina a domicilio?

The Cat and The Cook
Chiediamo direttamente a Elena, di raccontarci come la sua passione per il bello si sia trasformata in un vero e proprio lavoro con un percorso del tutto personale. La vita spesso ci sorprende.
Elena, com’ è nata la tua passione per la cucina? E quando?
Quando non saprei… immagino sia una di quelle cose che si sviluppano nel tempo, in modo un po’ subliminale: guardare le nonne in cucina, la preparazione delle cene in casa per le tavolate di amici, provare ricette con i genitori, entrambi ottimi cuochi, nel mio caso!…
Un giorno, all’improvviso, ci si accorge di avere una vera e propria passione. Per me è stato dopo l’università, quando si trattava di decidere “cosa fare da grande”.
Non so bene come, ma una sera, davanti al pc, mi si è accesa la proverbiale lampadina. Il mio campo di studi mi piaceva molto, ma era già difficile trovare lavoro e mi sentivo un po’ a un punto morto. Già solo formulare il pensiero di fare della cucina un lavoro mi ha dato una bella scarica emotiva.
Ti sei laureata in Storia dell’Arte e, prima ancora, venivi da un diploma classico. Non una formazione canonica, per lavorare nel campo della cucina…No, infatti. Quando ho deciso, ho frequentato due corsi professionali e iniziato a cercare lavoro nei ristoranti. Però ho capito subito che non potevo competere con chi veniva dalla formazione alberghiera e aveva già anni di gavetta alle spalle. Mi sono anche accorta che il lavoro nelle cucine dei locali non fa per me, per via dell’atmosfera che si respira nelle cucine, per la gerarchia rigidissima, la follia degli chef, la poca creatività, la mentalità dei proprietari…tutte cose di cui non ci si accorge, finché si è clienti. Da qui, ha iniziato a prender forma l’idea della cucina a domicilio.
Che cosa ti piace di questa formula?
Il contatto diretto con i miei clienti, soprattutto. Parlare con loro per capire cosa vogliono e decidere insieme il menù, entrare nelle loro case e condividere il momento della preparazione nelle loro cucine, sentire i loro commenti “a caldo”, i consigli, i ringraziamenti. Tutto questo è una preziosissima fonte di ispirazione e soddisfazione, per me. Poi il fatto che ogni servizio sia diverso da tutti gli altri perché fatto “su misura”, la libertà di poter proporre cose nuove, inventare, mescolare stili…
Hai un sito e un blog. Vuoi raccontarci qualcosa in proposito?
Il blog è venuto prima. Mi piace moltissimo l’idea di condividere quello che faccio senza precludere a chi mi legge la possibilità di farlo da sé. Detesto quei cuochi gelosissimi delle proprie ricette, che si comportano come se fossero depositari di un sapere accessibile solo a pochi eletti. Cucinare è un atto creativo, si, ma di condivisione, convivialità, scambio. Non scrivo con molta frequenza, sono un po’ pigra lo ammetto, ma mi piace avere il mio piccolo angolo di confronto col mondo.
Il sito è nato con il lavoro. È tuttora un work in progress, ma riflette bene il mio stile. E’ molto semplice, perché non amo i siti troppo carichi di contenuti, immagini, e link dove ci si perde. Per come la vedo io, deve servire un po’ come un biglietto da visita, la premessa a un contatto più diretto e personale con i miei clienti.