Perché per una donna è più facile prendere un raffreddore o un’influenza vicino o durante le mestruazioni? Perché le difese si abbassano e si è più fragili soprattutto agli sbalzi di temperatura che possono favorire lo sviluppo di virus e batteri.
A proposito di influenza la Società Italiana di Medicina Generale (Simg) ha proprio di recente chiarito i “falsi miti” sulla malattia che nel 2013 si stima colpirà il 10% della popolazione italiana, quasi 4 milioni di persone.
10 punti importanti per fare chiarezza su prevenzione e cura dell’influenza.
1. È importante mangiare in modo sano?
In realtà l’alimentazione non ha un’influenza diretta sulla prevenzione dell’influenza. E’ importante mangiare sano per sentirsi sempre leggeri e in forma.
2. La vitamina C aiuta davvero a guarire?
La vitamina C favorisce le difese immunitarie ma perché questo avvenga dovrebbe essere assunta in dosi massicce che sono difficilmente raggiungibili con una dieta normale. La SIMG afferma che non esiste alcuna prescrizione dietologica precisa e condivisa dagli Esperti per accelerare la guarigione.
3. Quando fa freddo bisogna coprirsi molto di più?
Ciò a cui bisogna fare attenzione sono in realtà gli sbalzi di temperatura; è l’escursione termica brusca che facilita la proliferazione del virus dell’influenza e del raffreddore. Coprirsi troppo non serve per proteggersi anzi spesso si rischia di surriscaldarsi e una volta fuori, di sottoporre il corpo a uno sbalzo di calore deleterio.
4. Lavarsi le mani di frequente previene il contagio?
È vero, è un’ottima abitudine, molto efficace, per evitare di ammalarsi. Facile ed economica.
5. Evitare i luoghi affollati e gli ambienti comunitari è importante o no?
Anche questa è una buona abitudine soprattutto se si è vicino al ciclo. Il cinema, la palestra se si cova un raffreddore sono deleteri. Secondo la SIMG evitare questi luoghi riduce della metà il rischio di contagio.
6. Stare vicino a chi è malato ci mette più a rischio?
Ebbene si, perché chi è malato diffonde il virus ed è contagioso. Stargli vicino aumenta le probabilità di contagio anche se poi non tutti si ammalano a loro volta perché tutto dipende dalle proprie difese immunitarie. Chi è predisposto alle infezioni respiratorie e da raffreddamento tende ad ammalarsi di più.
7. L’influenza non si può curare, quindi è inutile prendere medicine. È davvero così?
Anche se è vero che un’infezione virale non si può curare con nessuna medicina, è vero anche che i sintomi che ne conseguono: tosse, scolo al naso, mal di gola, febbre, mal di testa etc possono aggravarsi quindi è importante assumere subito, entro il primo giorno, i farmaci sintomatici senza abusarne naturalmente. Vanno assunti secondo la dose e i tempi riportati sul foglietto illustrativo che si trova in ogni confezione. Da evitare “mix” fai da te di sostanze che espongono la persona al rischio di effetti collaterali. Se si decide, per esempio, di integrare il trattamento con un ricostituente o un antitosse bisogna sempre rivolgersi al proprio Farmacista. La vaccinazione influenzale dovrebbe essere effettuata nel periodo di novembre (mese vaccinale) soprattutto nei seguenti casi: persone anziane, categorie a rischio e operatori sanitari.
8. Se ci si becca un raffreddore bisogna per forza mettersi a letto per prevenire una possibile influenza?
In realtà no, solo quando si ha una vera e propria influenza, cioè oltre ai disturbi respiratori (naso che cola, mal di gola, tosse) c’è anche febbre (in genere alta cioè oltre i 38° C) e dolori a tutte le ossa e le articolazioni, prostrazione, mal di testa è utile il riposo a letto.
9. Chi dice di sentirsi a pezzi per un po’ di influenza esagera.
Non è detto, la risposta al virus, che cambia ogni anno è del tutto personale, quindi non si può biasimare chi si sente a terra e magari ha solo qualche linea di febbre. Anche la febbre è un sintomo molto soggettivo, in alcune persone schizza a valori alti in men che non si dica, mentre in altre persone a malapena si alza di qualche lineetta ma la stanchezza e il “sentirsi le ossa rotte” possono essere le stesse.
10. Gli anziani sono più a rischio.
In realtà non è così. La SIMG afferma che in media sono le persone giovani ad ammalarsi di più; gli anziani hanno però più complicanze dovute spesso a malattie e disturbi associati all’età.