La maggiore incidenza della SPM si ha prevalentemente intorno ai 35-40 anni.
Recentemente è stata posta molta attenzione sull’impatto di questo disturbo anche durante il periodo dell’adolescenza.
Le ricerche in questo ambito hanno dimostrato infatti un peggioramento del rendimento scolastico e delle relazioni sia sociali che familiari durante la fase premestruale nelle adolescenti con un’età media di 17 anni. Ciò a conferma del fatto che la SPM si può manifestare in ogni età durante il periodo fertile della donna.
Dai dati riportati dalla ricca letteratura internazionale è emerso che più del 50% delle donne riferisce l’insorgenza, regolarmente in fase premestruale (in genere 7-10 giorni prima della comparsa delle mestruazioni) di sintomi psicologici e fisici di lieve entità che non necessitano di alcuna terapia; in circa il 10-20% delle donne, però, essi meritano di essere trattati, in quanto interferiscono con il normale svolgimento delle attività quotidiane della donna dando origine alla vera e propria Sindrome PreMestruale.
Nel 3-8% delle donne, inoltre, si osserva una forma più grave del disturbo premestruale, chiamato Disturbo Disforico della Fase Luteale (PMDD) considerato un disturbo a sé stante rispetto alla SPM.