L’Herpes genitale è un’infezione virale e rappresenta una delle più comuni infezioni trasmesse con i rapporti sessuali, anche tra gli adolescenti. Sono infezioni diffuse in tutto il mondo, molto frequenti nei soggetti con difese immunitarie compromesse e in cui si manifesta in forma più grave.
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Qual è l’agente infettante?
E’ un’infezione provocata da un virus erpetico, l’Herpes simplex in genere di tipo 2 della stessa famiglia di quello che causa il comune herpes delle labbra (herpes simplex di tipo 1). -
Quali sono i fattori di rischio?
- Sesso femminile
- Giovane età (negli adolescenti e nei giovani adulti la prevalenza dell’infezione è decisamente più alta)
- Elevato numero di partner sessuali
- Promiscuità sessuale (per es: rapporti con prostitute)
- Concomitante infezione con un’altra IST o da HIV
- Mancato utilizzo di metodi contraccettivi di barriera
- Uso di droghe
- Razza nera
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Si può contagiarsi solo con i rapporti?
- La trasmissione dell’herpes genitale avviene principalmente attraverso i rapporti sessuali. Il rischio di contagio per altre vie è ridotto. L’herpes labiale, viceversa si trasmette attraverso la saliva, i rapporti bocca-genitali e attraverso il diretto contatto con le lesioni.
- Molte infezioni sono trasmesse da soggetti che sono inconsapevoli di essere infetti o che non presentano sintomi al momento della trasmissione del virus.
- Per ciò che riguarda la presenza di infezione da herpes genitale durante la gravidanza, il contagio al bambino può avvenire durante il passaggio nel canale del parto in presenza di lesioni genitali in fase attiva. Infatti, la presenza di infezione durante il travaglio costituisce indicazione per il parto cesareo. La presenza dell’infezione aumenta il rischio di aborto, parto prematuro e lesioni di vario tipo per il neonato tra cui quelle nervose sono le più pericolose.
- L’herpes genitale è molto contagioso nelle fasi di recidiva, quando il virus è attivo, molto meno nei periodi di quiescenza (si nasconde nelle cellule nervose). Il contatto con un partner sessuale nella fase recidivante condiziona e favorisce la trasmissione virale per via sessuale.
- Così come succede per il virus labiale (l’herpes labiale), il virus erpetico che darà manifestazioni genitali può entrare nell’organismo durante il parto (da madre infetta) o anche pochi mesi dopo la nascita e localizzarsi in maniera silente nei gangli nervosi dei nervi periferici. In tutte le situazioni in cui vi sia un calo anche temporaneo e locale delle difese immunitarie, il virus – che predilige cute e mucose per replicarsi (così come avviene per il Papillomavirus) – ripercorre in senso retrogrado la stessa via che ha percorso nel suo primo ingresso. In questo modo arriva dalle vie nervose fino alla mucosa genitale e qui si riproduce provocando le classiche lesioni vescicolari e gli altri segni e sintomi.
- La presenza di herpes genitale aumenta il rischio di trasmissione dell’HIV o di altre infezioni attraverso le piccole ulcerazioni.
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Quali sono sintomi e segni?
- L’infezione dal Herpes genitale può decorrere spesso asintomatica (e quindi la persona che ce l’ha è un portatore inconsapevole), oppure manifestarsi con i seguenti sintomi che possono avere un periodo di incubazione variabile da 1 a 26 giorni
- “Fioritura” di piccole vescicole (bolle) piene di liquido trasparente, in genere riunite “a grappolo”, che si trovano nell’area genitale. In questa fase, il virus è molto contagioso. Possono essere precedute da un formicolio o una sensazione di bruciore all’interno delle cosce, alle natiche o alla regione genitale.
Nella donna le vescicole si manifestano sulla vulva, in vagina e sul collo dell’utero (cervice), nell’uomo sul prepuzio o sull’asta del pene ma possono manifestarsi anche nella regione intorno all’ano, sui glutei e sulle cosce, alle dita, agli occhi. Tali manifestazioni si verificano in circa un quarto delle donne e nel 10% degli uomini al momento dell’infezione primaria, sono molto più rare negli episodi ricorrenti. - Le vescicole nel 75% dei casi durano circa per 2-3 settimane in cui si trasformano in ulcere che poi guariscono spontaneamente.
- Talvolta sono presenti sintomi simili all’influenza (gonfiore alle ghiandole, febbre, dolore alle ossa, debolezza muscolare), bruciore e difficoltà (disuria) nel fare pipì.
- Sono frequenti le recidive (70-90% delle infezioni entro il 1° anno), soprattutto nei soggetti con deficit delle difese immunitarie, spesso con manifestazioni minori in quantità e solo da un lato. Il dolore è più lieve e le lesioni guariscono in un tempo più breve (5-10 giorni). Tra i fattori che favoriscono le recidive ci sono:
- terapie antibiotiche prolungate
- esposizione intensa alla luce solare (naturale o artificiale)
- stress psico-fisico prolungato
- variazioni del ciclo mestruale
- jet lag e stanchezza legata a lunghi viaggi o grandi fatiche
- L’Herpes simplex può infettare anche il collo dell’utero (cervice uterina) spesso in modo asintomatico oppure caratterizzata da secrezioni purulente, edema, eritema e ulcerazioni evidenti a livello della mucosa. Se questo accade durante la gravidanza, è ancora più importante che la diagnosi sia tempestiva (soprattutto se la donna è al 3° trimestre di gestazione) perché l’infezione potrebbe estendersi anche al neonato al momento del parto.
ATTENZIONE
Una prima manifestazione di herpes genitale non sempre è da ricondurre a un’infezione recente. I sintomi possono svilupparsi anche diversi anni dopo che l’infezione è stata acquisita perché il virus si nasconde in modo latente nelle cellule nervose e aspetta un momento di fragilità immunitaria per farsi – o rifarsi – vivo. -
Come si ottiene una diagnosi certa?
In genere viene fatta attraverso il prelievo di un tampone vaginale o cervico-vaginale e da test di laboratorio. Se notate delle piccole lesioni o avete comunque dei dubbi chiedete subito al vostro ginecologo o a un Consultorio. È importante agire subito per entrambi i partner. -
Qual è la cura più indicata?
- La terapia dell’infezione erpetica genitale è a base di farmaci antivirali specifici che agiscono selettivamente sulle cellule infette e aiutano a controllare la sintomatologia ma non eliminano il virus dall’organismo. L’Herpes vaginalis tende infatti a nascondersi e a rimanere latente nelle terminazioni nervose pronto a manifestarsi nuovamente non appena ricorrano le condizioni immunitarie predisponenti. La terapia, soprattutto se molto precoce, può comunque aiutare molto a controllare l’infezione.
- Ad oggi non esiste un vaccino contro l’herpes vaginale anche se ne sono stati sperimentati diversi tipi.
- La cura deve sempre essere estesa a tutti i partner sessuali per evitare che ci siano delle reinfezioni ping-pong.
ATTENZIONE
Se l’infezione non viene curata, possono insorgere gravi complicazioni. Anche queste, come i sintomi, possono decorrere in modo subdolo e silente, in particolare nelle ragazze e nelle donne. -
Come prevenire l’Herpes genitale?
Fonti
Malattie sessualmente trasmesse, Ministero della Salute
Fondazione Alessandra Graziottin
Camporese A – Vulvo-vaginiti e vaginosi – Tecniche Nuove, 2011
Lotti T, Genazzani AR – Dermatologia ginecologica, CIC Ed. Internazionali, 2008
Latino MA, Magliano E – Infezioni genitali: aspetti patogenetici, clinici e diagnostici. Gruppo di Lavoro “AMCLI” Infezioni sessualmente trasmesse, testo atlante.
AK Nath, DM Thappa – Newer trends in the management of genital herpes. 2009, 75(6): 566-574