La gonorrea è un’infezione batterica tra le più frequenti anche tra gli adolescenti. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano di oltre 60 milioni di nuovi casi all’anno. In Europa è in crescita e in Italia la gonorrea rappresenta circa il 4% di tutte le IST con un notevole incremento a partire dal 2002.
È una delle infezioni conosciute fin dai tempi più remoti: se ne parla già negli antichi testi cinesi e nell’antico testamento.
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Qual è l’agente infettante?
- La gonorrea è causata dal batterio Neisseria gonorrheae, che ha una tipica forma a chicco di caffè (diplococco) e cresce bene nelle aree umide come appunto sono le mucose genitali.
- È un’infezione che tende a diffondersi in modo ascendente cioè a salire dalla vagina e dall’uretra verso gli organi più alti (utero, tube).
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Quali sono i fattori di rischio?
- Giovane età (negli adolescenti e nei giovani adulti la prevalenza dell’infezione è decisamente più alta)
- Concomitante infezione con un’altra IST
- Mancato utilizzo di metodi contraccettivi di barriera
- Promiscuità sessuale
- Uso di droghe
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Si può contagiarsi solo con i rapporti?
- Si trasmette attraverso i rapporti sessuali e al momento del parto
- Se viene contratta in gravidanza la gonorrea può provocare alcune complicanze come un ritardo nella crescita del feto, rottura prematura delle membrane, parto pretermine. I neonati da madri infette possono presentare una congiuntivite purulenta a un occhio o a entrambi
- Si associa spesso ad altre IST: è stato per esempio calcolato che circa il 20% degli uomini e oltre il 40% delle donne con gonorrea hanno anche un’infezione da Clamidia.
- Per la donna la possibilità di contagio è maggiore rispetto all’uomo in quanto non sono necessari rapporti sessuali completi. La mucosa della cervice (collo dell’utero) è quella più vulnerabile alla gonorrea.
- Ci si può infettare anche con il semplice contatto di pelle o con biancheria infetta.
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Quali sono sintomi e segni?
- Nella ragazza e nella donna può decorrere asintomatica soprattutto nelle prime fasi (favorendo così la sua diffusione). Nella maggior parte dei casi è la scoperta dell’infezione nel partner che spinge la donna ad eseguire un controllo.
- La gonorrea può manifestarsi successivamente con dolori addominali, infezioni dell’uretra e delle tube, del collo dell’utero (cervicite) o della vagina (vaginite), perdite dense, verdastre e purulente, talvolta perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra. Le labbra vulvari sono spesso gonfie per l’edema e tese, congeste. Sono presenti anche bruciori quando si urina.
- Un’infezione gonococcica in età prepubere deve fare sospettare un abuso sessuale. In assenza di ormoni estrogeni, in vagina si crea un ambiente alcalino particolarmente adatto allo sviluppo del gonococco. L’infezione in questi casi è quasi sempre sintomatica con abbondanti perdite purulente, rossore e dolore ad urinare. L’infezione appare disseminata anche all’area rettale e faringea. Nei ragazzi prepubere la manifestazione più frequente è un’infezione all’uretra che provoca dolore e bruciore.
- Nell’uomo causa secrezioni dai genitali, bruciore, dolore e difficoltà a fare la pipì, gonfiore e prurito ai genitali.
- In entrambi i sessi si possono avere manifestazioni extragenitali soprattutto nella zona intorno all’ano (correlati a rapporti anali) e in gola. Questi ultimi si manifestano soprattutto nelle persone che hanno rapporti orogenitali.
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Come si ottiene una diagnosi certa?
- In genere viene fatta attraverso il prelievo di un tampone uretrale o cervico-vaginale e dalla raccolta del primo getto di urine del mattino. Altri tamponi (oro-faringeo, rettale, congiuntivale) vengono fatti in caso si sospetti un’infezione disseminata.
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Qual è la cura più indicata?
- La terapia si basa su trattamento antibiotico, che deve essere seguito da lui e da lei contemporaneamente.
- La guarigione è in genere rapida se la cura è tempestiva e seguita rigorosamente secondo le indicazioni ricevute dal medico.
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Attenzione
- Se l’infezione non viene curata, possono insorgere gravi complicazioni per esempio la cosiddetta malattia infiammatoria pelvica o MIP (Pelvic inflammatory Disease o PID) con conseguente aumentato rischio di gravidanza ectopica ed infertilità o anche di dolore pelvico cronico. La MIP si manifesta in circa il 45% delle donne con gonorrea non trattata. L’infezione non trattata può avere anche conseguenze non a livello genitale ma alle articolazioni, alle valvole cardiache, al sistema nervoso centrale.
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Come prevenire la Clamidia?