La diagnosi della sindrome premestruale è sostanzialmente clinica, cioè si basa sulla sintomatologia mensile riferita dalla donna prima dell’inizio del flusso mestruale.
Ad oggi non esistono test di laboratorio specifici in grado di diagnosticare in modo inequivocabile la sindrome premestruale; una visita ginecologica è comunque consigliabile, per escludere che alcuni dei sintomi siano dovuti a patologie organiche.
L’unico modo per diagnosticare la sindrome premestruale con una certa precisione consiste nel tenere un calendario/diario mestruale. Ciò significa annotare i sintomi ogni giorno, il che permette di scoprire un eventuale schema che si ripeta mensilmente.
Il fattore importante non è rappresentato tanto dai sintomi di cui soffri quanto dal momento del ciclo in cui si presentano, ovvero la seconda metà del ciclo (fase pre-mestruale o luteale). Il diario dovrebbe essere compilato regolarmente per almeno 2-3 mesi consecutivi, considerando come primo giorno del ciclo il 1° giorno di mestruazione.
Il medico farà diagnosi di SPM soltanto se i sintomi si ripresentano per almeno 2-3 mesi consecutivi e in ciascun mese (ciascun ciclo) ci sono almeno dieci giorni senza la presenza di sintomi.
Soffri di SPM? Verificalo con il nostro calendario mestruale
In questo sito hai a disposizione il Calendario Personale della sindrome premestruale (SPM) elaborato dal professor F. Facchinetti del Policlinico di Modena (Dipartimento Integrato Materno-Infantile, Psicobiologia della Riproduzione – Sezione UCADH). Compilandolo per almeno 2 mesi consecutivi potrai scoprire se soffri davvero di questa sindrome.
Tutti i dettagli per la corretta esecuzione del test sono riportati nella scheda di presentazione del calendario stesso. Alla fine del periodo di valutazione, il test elaborerà dei calcoli che permetteranno di confermare o meno se soffri di SPM. Una volta compilato per 2 mesi il tuo calendario personale, stampalo e consegnalo al tuo medico curante o al tuo ginecologo che ti fornirà tutti i consigli più adeguati.