Tra le infezioni sessualmente trasmesse (IST), la vulvo-vaginite da Candida è una delle infezioni genitali più comuni nel sesso femminile in particolare tra le adolescenti.
La candidiasi è frequentissima: è stato stimato che circa il 75% delle donne abbia avuto almeno un episodio di candidiasi vulvovaginale nel corso della propria vita. Tra di loro, più o meno la metà avrà una seconda recidiva e nel 5-9% dei casi l’infezione tenderà a diventare ricorrente (caratterizzata cioè da 3-5 episodi all’anno che si ripetono).
Si calcola che il 55% delle donne dai 20 ai 30 anni abbia avuto almeno una candidiasi vulvovaginale.
L’infezione può comportare anche un senso di imbarazzo e inadeguatezza nelle donne che ne sono colpite, soprattutto nel caso di frequenti ricadute. L’infezione investe tutto l’essere della donna e può portare ad alterazione dell’autostima e della propria sicurezza personale fino a causare disturbi nei rapporti sessuali con un serio impatto sulla qualità della vita.
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Qual è l’agente infettante?
- Le specie di Candida sono numerose: quella più frequente è la Candida albicans che è presente in circa l’80% dei casi.
- La Candida è un fungo che normalmente vive in equilibrio in alcune zone del nostro corpo (vagina, bocca e gola, apparato digerente, pelle e cuoio capelluto) senza arrecare alcun danno.
- In certe situazioni, come stress, malattie, prolungata assunzione di antibiotici o cortisone, AIDS etc, la Candida diventa più aggressiva e comincia a svilupparsi, determinando l’infezione.
- Le variazioni ormonali di estrogeni che si verificano durante il ciclo mestruale e durante la gravidanza possono favorire lo sviluppo della Candida.
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Quali sono i fattori di rischio?
- In alcune condizioni particolari la Candida si viene a trovare in una situazione di “vantaggio” rispetto all’ambiente vaginale e comincia a proliferare:
- giovane età (la comparsa degli ormoni estrogeni dopo la pubertà favorisce infatti lo sviluppo della Candida)
- uso frequente di lavande vaginali (che alterano la flora benefica locale e l’equilibrio dell’ambiente vaginale)
- gravidanza (soprattutto 3° trimestre)
- diabete mellito (soprattutto se non controllato bene dal punto di vista metabolico); l’aumento della concentrazione di zuccheri a livello della vagina favorisce la crescita della Candida (lo zucchero funge da nutrimento per il fungo che cresce meglio).
- terapie antibiotiche ripetute o trattamenti con farmaci a base di cortisone che possono alterare la normale flora batterica vaginale selezionando specie resistenti a questi farmaci).
- uso di contraccettivi orali (pillola) e terapie ormonali a base di estrogeni
- uso di contraccettivi intrauterini (IUD), la cosiddetta spirale (il materiale di cui sono fatti tende con il tempo a modificare l’ambiente vaginale a tutto vantaggio della Candida
- una qualunque malattia che provochi abbassamento delle difese immunitarie.
- basso pH vaginale.
- obesità
- fumo
- utilizzo abituale di indumenti intimi stretti e/o sintetici
- etnia (donne di pelle scura che hanno normalmente una mucosa vaginale più sottile e vulnerabile rispetto alle donne occidentali di pelle chiara)
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Si può contagiarsi solo con i rapporti?
Il contagio può avvenire, oltre che per via sessuale, anche attraverso il contatto con biancheria infetta, sabbia della spiaggia. -
Quali sono sintomi e segni?
(Segni e sintomi dell’infezione da Clamidia)La vulvovaginite da Candida nella donna è caratterizzata da:
- perdite vaginali di colorito biancastro, tipo ricotta o latte cagliato, talvolta cremose
- irritazione, prurito vulvare intenso talvolta quasi insopportabile
- gonfiore alla zona vulvo-vaginale
- bruciore vulvo-vaginale ma anche a urinare
- può essere presente anche dolore vulvare
Durante i rapporti la Candida può infettare anche l’uomo provocando:
- prurito sul pene, chiazze rosse e pelle desquamata.
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Come si ottiene una diagnosi certa?
È sempre necessario procedere all’esecuzione del tampone vaginale e all’isolamento dell’agente responsabile per ottenere una diagnosi certa, in modo da eseguire una diagnosi certa. -
Qual è la cura più indicata?
(Cura)- La guarigione della Candidiasi può essere lenta e richiede una cura personalizzata
- Per estirpare la Candida sono necessari farmaci specifici somministrati localmente (terapia topica) in trattamenti di breve durata: questo è fondamentale per ridurre il rischio che vengano selezionati ceppi resistenti che causano gli episodi ricorrenti dell’infezione.
- I derivati imidazolici rappresentano i farmaci di scelta. Il loro uso locale è sicuro ed efficace. Nelle forme ricorrenti di candidiasi il ginecologo in genere prescrive una terapia locale e per bocca nella fase acuta e solo per bocca durante il mantenimento.
- Quando si cura la Candida in parallelo è utile prendere per bocca fermenti lattici indicati per riequilibrare la flora intestinale.
- Se state curando la Candida avvisate il vostro partner e fate in modo che si curi anche lui.
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Come prevenire la Candida?
In caso di Candida oltre all’avvio precoce del trattamento (a cui bisogna aderire in modo rigoroso anche dopo che si è risolta la fase acuta se si vuole che la cura funzioni) è opportuno modificare il proprio stile di vita intimo e alimentare:- limitare l’uso di collant e salvaslip
- indossare solo biancheria di cotone a contatto con la zona vulvare
- farsi consigliare dal ginecologo o dal farmacista sulla scelta del detergente intimo che dovrà comunque essere specifico e delicato, non troppo aggressivo (ottimi quelli che contengono timo o salvia.
- abolire o comunque ridurre drasticamente l’uso di zuccheri semplici (glucosio, saccarosio) e di cibi lievitati: pane, focacce pizza, birra).
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